Bastian Mingers, direttore di ProWein, risponde alle domande di WineMag.it in merito alla decisione di spalmare su cinque giorni – invece dei consueti due – l’edizione 2021 della ProWein Trade Fair di Düsseldorf.
Un provvedimento che comporterà “maggiori costi per gli organizzatori”, ma soprattutto un maggior esborso da parte delle cantine e dei Consorzi internazionali. Serpeggia il malcontento tra le realtà medio-piccole del vino italiano, decise a boicottare la Fiera 2021.
Bastian Mingers, come pensa reagiranno le aziende ai maggiori costi che dovranno affrontare per l’edizione 2021 di ProWein (più notti in hotel, pranzi, cene, etc)?
Ai tempi del Covid-19, non possiamo organizzare eventi business come al solito. Con l’ampliamento a cinque giorni della Fiera ProWein di Düsseldorf abbiamo sviluppato un concept solido, che tiene conto del rispetto di tutti i regolamenti legati alla sicurezza e offre all’industria tutte le condizioni strutturali necessarie.
Gli espositori possono sin d’ora iniziare a organizzare concretamente i loro piani e appuntamenti per la fiera di marzo 2021. Anche noi incorreremo in qualche costo maggiore.
Alla fine, ovviamente, la questione è tutta legata al buon funzionamento e alla realizzazione di una piattaforma sicura e di successo per il business. E questo è l’obiettivo comune di tutto il comparto internazionale del vino.
Non c’era qualche altra opportunità da proporre agli espositori, al posto del prolungamento a 5 giorni della ProWein Trade Fair 2021?
Inutile sottolinearlo: abbiamo sondato varie opzioni e versioni, molto attentamente. Abbiamo esaminato nel dettaglio, per esempio, l’opportunità di dividere i visitatori nei padiglioni, per esempio per punti d’interesse o per giorno dell’evento.
All’inizio delle discussioni, questa ci sembrava un’ottima idea, con molti benefici. Entrando sempre più nel dettaglio e studiandone la fattibilità, ovviamente, ci siamo resi conto che non era fattibile: almeno non nell’interesse dei nostri clienti.
Al di là della decisione di spalmare su più date la Fiera, quali sono le novità di ProWein 2021?
Finora ci siamo concentrati sulla definizione delle condizioni generali della prossima edizione. Ora il compito è adattare il concetto di sicurezza di Messe Düsseldorf ai requisiti molto dettagliati e concreti di ProWein. Una volta completata questa fase, saremo in grado di fornire informazioni più concrete su questioni di contenuto, come temi, trend, e programmi di degustazione.
Dal momento che la decisione di spalmare su 5 giorni ProWein è stata ormai presa, quanto visitatori sono attesi?
È difficle dirlo ora, a questo stadio dell’organizzazione dell’evento. Ovviamente ci piacerebbe poter dire che il numero di visitatori sarà il più possibile simile a quello delle passate edizioni.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.